Richiedere un prestito quando non si ha una busta paga è una strada assai difficile. Come offrire ad un istituto di credito garanzia di una buona solvibilità quando non si ha una busta paga che lo possa dimostrare?Senza una busta paga o una pensione che attestino il nostro percepito mensile poche realtà creditizie si arrischiano ad affidarci somme economiche; questo perché la presenza di una busta paga certifica la capacità di noi richiedenti di onorare il credito.
Tuttavia il mercato finanziario offre alcune soluzioni che fanno al caso nostro.
Se si è lavoratori occasionali o casalinghe oppure studenti, la restituzione regolare di un importo rappresenta, come abbiamo detto, una strada assai perigliosa. E’ possibile ottenere alcune garanzie tramite la figura di un garante o fideiussore, ovvero una persona titolare di reddito o beni che si offra a garantire per noi e che sia disposta a correre un eventuale rischio al posto nostro. E’ il caso di un genitore o un parente che, avendo una casa e/o uno stipendio, interceda per far si che otteniamo con facilità la somma richiesta.
Si tratta di un caso assai frequente. Il garante o fideiussore contrarrà dunque un debito con l’istituto erogante innanzi al pagamento del debito, ovvero: qualora il debito non venisse onorato dal debitore principale (noi, nella fattispecie), l’istituto si rivarrà sui beni offerti in garanzia dal fideiussore medesimo.
Un caso diverso è quello degli studenti universitari, i quali possono avvalersi di un prestito non coperto da garanzie ma finalizzato. Si tratta di una formula diversa in quanto la somma richiesta non è destinata ad una spesa personale ma è indirizzata ad un investimento ben preciso. Sono diversi infatti gli istituti di credito che negli ultimi anni hanno modulato soluzioni specifiche per i giovani che investono sul proprio futuro. In alcuni casi non è nemmeno richiesta la presenza di un garante: è fondamentale attestare l’iscrizione e la frequenza ad uno specifico corso universitario, con la condizione sine qua non della regolarità nello svolgimento del piano di studi.
La somma verrà restituita a percorso di studi ultimato, quando il ragazzo/a avrà auspicabilmente trovato un lavoro in grado di restituire l’importo di cui ha beneficiato.